La gentilezza

La gentilezza è una forma di eleganza. La migliore che ci sia. C’è ancora gente che la confonde con la debolezza.

La forte aggressività che oggi esaltano tante persone può essere vista come la conquista di un diritto, quello di esternare lati del carattere che una volta potevano essere vietati, ma come anche l’inconscio tentativo di battere l’avversario con le sue stesse armi. Perchè se egli sa essere feroce noi possiamo esserlo di più. E così facendo, gentilezza e cordialità si annullano. Ma è proprio questo quello che vogliamo? La gentilezza non è solo un dovere ma innanzitutto è un diritto. L’idea che la gentilezza possa togliere le barriere molto di più della forza fisica è l’ipotesi nata a Tokyo nel 1988 per mezzo del Japan Small Kindness Movement poi rafforzandosi nel 1997 attraverso il World Kindness Movement, il Movimento Mondiale per la Gentilezza. Da quel momento in poi sono state tante le nazioni che hanno deciso di far propria la sfida, e noi italiani non siamo stati da meno. Nel 2000 ha preso vita a Parma il Movimento Italiano per la Gentilezza, che per il motto si è ispirato a una frase di Claudio Baglioni:”La gentilezza è rivoluzionaria”.